A Udine il romantico 'Giselle' interpretato dal Royal New Zealand Ballet

Uno dei cardini del repertorio del balletto classico, Giselle, interpretato dal Royal New Zealand Ballet, aprirà la stagione di danza 2015/2016 del Teatro Nuovo Giovanni da Udine.
Sarà dunque la maggiore compagnia di danza neozelandese a dare vita alla romantica storia ideata da Théophile Gautier (compositore del libretto, musicato in seguito da Adolphe-Charles Adam), rappresentata per la prima volta a Parigi nel 1841 all’Académie Royale de Musique. Un racconto di sentimenti, di amore e morte, di luce e ombra: una fanciulla contadina, la dolce Giselle, si innamora perdutamente di un giovane, Loys, in realtà Albrecht, Principe di Slesia, il quale tiene però nascosta la propria vera identità alla giovane donna che, al termine del primo atto, distrutta dal dolore, muore. Il secondo atto si svolge nei pressi della tomba di Giselle, in un contesto fabiesco e soprannaturale: è il mondo delle Villi, spiriti bellissimi e spietati, vendicatrici dei cuori femminili spezzati e desiderose di condannare Albrecht. Ma Giselle danza per il suo adorato l’intera notte, proteggendolo e salvandolo, sino alle prime luci dell’alba, quando le Villi sono costrette a svanire. Il Principe si ritrova così di nuovo solo ai piedi della tomba, a piangere la sua amata destinata alla pace eterna.

Fondato nel 1953 da Poul Gnat, ex primo ballerino del Danish Royal Ballet, il Royal New Zealand Ballet, è una compagnia versatile che spazia dall’interpretazione di coreografie appartenenti al repertorio classico ottocentesco alla rappresentazione di opere contemporanee. Composto da 34 ballerini, di differenti provenienza e tradizione, si esibisce,  per la prima volta in Italia, nell’ambito di una tournée europea, il 25 novembre prossimo a Udine, sotto la direzione artistica di Francesco Ventriglia, ex solista del Teatro alla Scala, ma anche coreografo per i più grandi danzatori di oggi quali Roberto Bolle, Ulyana Lopatkina e Svetlana Zakharova nonché per importanti compagnie tra le quali il Bolshoi Ballet di Mosca, il Balletto Mariinsky di San Pietroburgo e la Biennale di Venezia.